Regole ed esempi di Contrappunto su Tenor

Indice
1
Le cinque specie di Contrappunto su Tenor
2
Obblighi di A. Berardi
3
Obblighi di L.Zacconi
4
Obblighi mensurali
5
Contrappunti con testo
6
Contrappunti su Canto Figurato
7
I Contrappunti doppi
8
Regole infallibili per fugare un tenor

Contrappunto contrario semplice, e contrario riverso a due voci
9
Fughe sciolte a tre voci (Sette specie)
10
Canone a due voci dall'Unisono alla Nona
11
Contrappunti sopra i Bassi Ostinati

Le cinque specie di Contrappunto su Tenor


Le cinque Specie di Contrappunto su Tenor di J.Fux
1) Nota contro nota.
2) Due minime contro Semibreve.
3) Quattro Semiminime contro una Semibreve.
4) Legature ovvero Sincope di due minime contro una Semibreve.
5) Contrappunto fiorito.
Obblighi di J.Fux, Esempi musicali di G.Pacchioni

Moduli di lavoro File PDF
Finale 2014.5


Obblighi di Angelo Berardi, con esempi completi (pdf) di G.Pacchioni


Contrappunti con Obblighi di A.Berardi (Obbligo 1º e 2º)
Alla Zoppa-  Alla Dritta. Obblighi di A.Berardi, Esempi musicali di G.Pacchioni

Contrappunti con Obblighi di A.Berardi (Obbligo 3º e 4º)
Per salto- Alla minima col punto. ""

Contrappunti con Obblighi di A.Berardi (Obbligo 5º e 6º) Semiminime puntate con la Croma- Semiminima col punto, sincopata e perfidiata con tre Crome.
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Contrappunti con Obblighi di A.Berardi (Obbligo 7º e 8º) Contrappunto perfidiato di tirate con due Semiminime e quattro Crome-  Perfidia, con una Semiminima e due Crome (Fioretti).
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Contrappunti con Obblighi di A.Berardi (Obbligo 9º e 10º) Perfidia della minima nell'alzar di mano, con punto e due Crome- Obbligo di contrappunto fugato
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Contrappunti con Obblighi di A.Berardi (Obbligo 11 e 12)
Obbligo di contrappunto d’un sol passo- Obbligo di contrappunto Ostinato
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Contrappunti con Obblighi di A.Berardi (Obbligo 13 e 14)  Obbligo di contrappunto Senza MI,
Obbligo di contrappunto Senza FA-
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Contrappunti con Obblighi di A.Berardi (Obbligo 15 e 16) Obbligo di contrappunto in Saltarello (C3/2)- Obbligo di contrappunto Senza Ottava o Quintadecima
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Contrappunti con Obblighi di A.Berardi (Obbligo 17 e 18) Senza quinta o duodecima- Senza terza o decima

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Contrappunti con Obblighi di A.Berardi (Obbligo 19 e 20) In Trippola Maggiore
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Obblighi di Lodovico Zacconi, con esempi completi (pdf) di G.Pacchioni


Contrappunti con Obblighi di L.Zacconi (Obbligo 1) 1. Ut re mi fa sol la (per natura e per bemolle)
Obblighi di L.Zacconi,
Esempi musicali di G.Pacchioni

Contrappunti con Obblighi di L.Zacconi (Obbligo 2) 2. La sol fa mi re ut (per natura e per bemolle)
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Contrappunti con Obblighi di L.Zacconi (Obblighi 3-4-5-6) 3) Ripete le stesse note del soggetto appena possibile.
4) Ripete le stesse note del soggetto cominciando più avanti.
5) Ripete le stesse note del soggetto cominciando ancora più tardi.
6) Ripete le stesse note del soggetto, ma per movimento contrario.
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Contrappunti con Obblighi di L.Zacconi (Obblighi 7-8-9-10) 7) Cantare tutto il CF cominciando da piede; ma con patto e condizione
di dirlo tutto al contrario di quello che si ritrova.
8) Le stesse note del soggetto cominciando dal fine
9) Dire sempre La sol fa re mi
10) Dire sempre lo stesso di sopra, ma per movimento contrario

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Contrappunti con Obblighi di L.Zacconi (Obbligo 11-12-13-14) 11) Obbligarsi a dire sempre le quattro prime note del soggetto
12) Dire sempre "Ave Maris Stella"
13) Dire sempre "Iste Confessor"
14) Dire sempre "Veni creator Spiritus"
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Contrappunti con Obblighi di L.Zacconi (Obblighi 15,16,17,18)
15. Jesu nostra Redemptio
16. Te Deum Laudamus
17. Magnificat Anima mea Dominum
18. Requiem æternam
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Contrappunti con Obblighi di L.Zacconi (Obblighi 19, 20, 21)
19
Obbligo di contrappuntare con il maggior numero dei seguenti incipit:
Vestiva i colli, Ancor che col partire,
Io son ferito ahi lasso, Nasce la pena mia,  Il bianco e dolce cigno.

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Canoni per aumentazione e moti contrari
A due voci, Unisono, Ottava e Quinta (sopra e sotto).
G.Pacchioni

Alcuni Obblighi su problematiche mensurali

Contrappunti con obbligo di Tempo perfetto con alcune combinazioni di valori tra le principali.
Sia tra quelle che convalidano la perfezione sia con quelle che la negano. S.Cerreto
G.Pacchioni

Contrappunti con obbligo di prolazione perfetta in tempo imperfetto.
In uno dei tre casi citati da Zacconi
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Contrappunti con obbligo di Proporzione maggiore o proporzione minore.
Partitura e parte separata del contrappunto
A.Brunelli, G.Pacchioni

Contrappunti con obbligo di Emiolia minore. Con interruzione  e ripresa di emiolia, solo attraverso annerimenti o valori bianchi.
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Contrappunti con Testo

(O.Tigrini- Il Compendio della musica)
Siccome accomodare le figure cantabili sotto le parole è della massima importanza, bisogna che dica brevemente in che modo si debbano accomodare assieme, accio che non si sentano periodi confusi ed altri inconvenienti che potrebbero indurre il cantore a non riuscire nell'intento di cantare un certo brano.
Per fuggire questo disordine, sarà sempre opportuno applicare le sillabe lunghe sotto i valori musicali lunghi e quelle corte sotto i valori più corti. Le note nere (semiminime, crome e semicrome), le legature ed i punti, che sono sempre esclusi da questo ordine andando sempre vocalizzati sotto un'unica sillaba. Durante un passaggio di note nere, non si applichi mai una sillaba alla prima nota bianca che sta dopo le nere (anche una sola nera), bensì alla seconda bianca.

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Ma quando occorrerà (eccezionalmente) mettere una sillaba sotto una semiminima, la si potrà mettere anche sotto la seguente. Facendo un salto di ottava, non starà bene mettere una sillaba in ambedue le note, ma solo nella prima. In un salto di quinta sarà invece tollerabile porre due sillabe.

(G.Zarlino- cap.33 Parte quarta)
• Il modo che si ha da tenere, nel porre le Figure cantabili sotto le parole.
Chi potrebbe mai raccontare il disordine e la malagrazia che hanno molti compositori nell’ac- comodare le figure cantabili sotto alle parole dell’Orazione proposta? Si potrebbe forse fare, ma con grande difficoltà.
Quando penso che una scienza, che ha dato Leggi e buoni ordini alle altre scienze, sia alle volte così confusa che a malapena si possa sopportare. È veramente uno stupore udire e vedere cantilene che contengono periodi di testo confusi, Clausole imperfette, Cadenze fuori proposito e un generale cantare disordinato. Le poche osservazioni dei Modi [Harmoniali], le parti acco- modate male, i passaggi senza vaghezza, i numeri senza proporzione, i movimenti senza proposi- to, o interi passi dove le figure cantabili sono accomodate in tal maniera con le parole, che il cantore non si sa risolvere, nè ritrovare la comodità di proferirle. Ora vede, sotto due sillabe, contenersi molte Figure, ora sotto due Figure molte sillabe, ode ora una parte [ altra voce] che cantando in alcun luogo, farà l’Apostrofo o collisione di due vocali, volendo fare lui lo stesso cantando la sua parte, gli viene a mancare il bello ed elegante modo di cantare. Talora sente can- tare nelle altre parti, quella sillaba lunga che, nella sua parte necessariamente gli abbisogna profe- rirla breve, di maniera che sentendo tale diversità non sa che fare e resta attonito e confuso.
Quindi, acciocchè non si intravenga alcuna confusione nell’accomodare le figure sopra le parole, porrò ora queste [10 ] regole, le quali serviranno, non solo al Compositore, ma anche al Cantore.
  1. La prima regola sarà dunque quella di porre sempre sotto una sillaba lunga o breve una figura conveniente, di modo che non si oda alcun barbarismo [accento straniero], perchè nel Canto Figurato, ogni Figura cantabile, che sia distinta [non in legatura con altre] eccetto la Semiminima o quelle che le sono minori, porta una sillaba. Alcune volte anche la minima non viene accompagnata da una sillaba.
  2. Ad ogni Legatura di più Figure, sia nel canto Piano che nel canto Figurato, si accomoda una sola sillaba nel principio della legatura.
  3. Nel Punto [anche quello di aumentazione] non gli si accomoda nessuna sillaba.
  4. Rare volte si usa portare qualche sillaba sopra la Semiminima, nè alle figure a lei minori, nè alla figura che la segue immediatamente.
  5. Alle figure che seguono immediatamente i punti di Semibreve e della Minima, non si usa accompagnarle con nessuna sillaba e così anche alle figure che seguono immediatamente.
  6. Quando si accomoderà una sillaba sopra la Semiminima, si potrà porre una sillaba anche sulla figura seguente.
  7. Qualunque Figura sia posta nel principio della cantilena, o nel mezzo dopo una pausa, porterà una sillaba.
  8. Nel canto Piano, non si replica mai una parola, o sillaba. Ma nel Figurato, tali repliche, non dico di una sillaba nè di una parola, ma di parte della frase, si tollerano solo quando il sentimento è adeguato alla ripetizione. Ciò si può fare specialmente quando vi è una grande abbondanza di Figure, tenendo presente che la replica di una parola o frase, nè aumenta e nè aggrava il senso, quindi è consigliabile farlo su parole o frasi che hanno in se qualche grave sentenza degna di considerazione.
  9. La penultima sillaba del testo, potrà avere alquante figure minori sotto di se, purchè detta sillaba sia lunga e non breve, altrimenti [ se fosse breve] sarebbe un barbarismo.
  10. L’ultima sillaba dell’orazione deve cadere sull’ultima figura della cantilena, ma siccome si possono fare tante eccezioni, consiglio di esaminare le dotte composizioni dell’Adriano [Willaert] e dei suoi discepoli.

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Contrappunti su Canto Figurato

Come fare contrappunti sopra un Tenor figurato.
Dopo aver composto molti contrappunti sopra un Canto Fermo e sapendolo fare in svariati modi e obbligazioni, si potrà passare oltre e cimentarsi in una composizione, sempre a due voci, dove verrà preso per soggetto una melodia estratta da un Canto Figurato che potrà essere ricavato da
1. Composizioni di autori del XVI o XVII secolo
2. Canto Fermo modificato nei valori e trasformato in Canto Figurato,
3. Melodia composta dallo studente stesso, a somiglianza di un canto figurato simile a quelli del punto 1º
I suddetti soggetti potranno essere o no corredati da un testo letterario, secondo le capacità dello studente e potranno essere contrappuntati in Grave o on Acuto.
Per Soggetto, si indica quella parte della composizione che si stende sul pentagramma prima delle altre e su cui l’altra parte dovrà essere costruita in base alle regole del contrappunto osservato.
É ben vero che il terzo modo sopra elencato, risulta essere il più facile e spedito dei tre, in quanto si potrà far dialogare meglio le due melodie, distribuendone i valori ritmici in maniera ben differenziata tra loro, tanto più agevolmente egli possa comporre, quanto più dovrà essere ligio ed attento a seguire le buone regole che ha appreso nei contrappunti precedenti su canto Fermo.
Dovrà comunque, il compositore, essere attento a dare un elegante e bel modo di procedere, con un certo non so ché di Grave alle voci.
Porrò sotto quattro esempi rappresentanti la tipologia più semplice da realizzare tra quelle elencate sopra, ovvero la n.2.



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Tenor preso da un autore del passato e usato come Guida
G.Zarlino
Il modo che ha da tenere, il compositore, nel fare li contrappunti sopra un Soggetto diminuito.

Sarà opportuno, che il contrappuntista, dopo essersi esercitato per molti giorni a fare il contrappunto sopra un soggetto di Canto Fermo, senza alcun errore, vorrà passare oltre e fare un’altro tipo di composizione pur a due voci pigliando per Soggetto qualche melodia di Canto Figurato.
E se ciò non vorrà fare, potrà comporla da se stesso, secondo gli tornerà più comodo.

Acciocché si veda il modo che si ha da tenere, porrò due esempi, l’uno sopra un soggetto pre-esistente (di Adriano) e l’altro sarà tutto composto di fantasia. Il ché fatto, potrà poi, secondo il suo ingegno, comporre un’altra parte nel grave, oppure, secondo gli verrà meglio, nell’acuto. In questo modo, vedendo ed esaminando questi due ed altri simili, si potrà venire all’uso di comporre facilmente e bene.



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Tenor inventato dallo studente

É ben vero che, volendo comporre il soggetto dal se stesso, sarà aiutato, da una parte della sua composizione, comporne un’altra, di modo che nello stesso tempo possa comporre il Soggetto e dar fine alla cantilena, perché, chiamo Soggetto quella parte che si pone prima delle altre parti di una composizione, ovvero è quella parte che il compositore ha per prima immaginato di fare.
Perciò, tanto più agevolmente potrà comporre, quanto più vorrà osservare quelle regole che avrà osservato per fare i contrappunti su Canto Fermo.
É ben vero che questo modo di comporre è più libero e spedito, perché si può diminuire qual parte si vuole, sia grave, sia acuta, lasciando una parte con figure di maggior valore, ovvero collocando le figure, tra le due voci, che siano simili o diverse l’una contra l’altra (dialogando tra loro in modo alterno e reciproco), cosa che non si poteva fare con un soggetto altrui.
Potrà dunque, il compositore, fare quello che gli tornerà più comodo, avvertendo però di accomodare sempre in tal maniera le parti della cantilena, che cantino bene, abbiano bello ed elegante procedere, con un non so ché misto di gravità.








I contrappunti doppi


Metodo didattico del Martini, sul Contrappunto doppio
Alla ottava, alla decima, alla duodecima
G.B.Martini

Contrappunto doppio alla Ottava
Contrappunto doppio alla Decima
Contrappunto doppio alla Dodicesima
Tratto dal "Specchio secondo di Musica" di S.Picerli,
Napoli 1631. Elaborato e sintetizzato da G.Pacchioni
S.Picerli

Regole infallibili per fugare (sopra e sotto) un Tenor (Canto Fermo)
Tratto dal "Compendio" di O.Tigrini, elaborato e sintetizzato da G.Pacchioni

Contrappunto contrario semplice, e contrario riverso a due voci
Tratto da Diversi autori quali G.M.Bononcini e F.W.Marpurg


Prima specie di fughe sciolte a tre voci
G.B.Martini

Seconda specie di fughe sciolte a tre voci

Terza specie di fughe sciolte a tre voci

Quarta specie di fughe sciolte a tre voci

Quinta specie di fughe sciolte a tre voci

Sesta specie di fughe sciolte a tre voci

Settima specie di fughe sciolte a tre voci




Canone a due voci dall'Unisono alla Nona
G.Pacchioni




Contrappunti sopra i Bassi Ostinati