La fuga ad otto voci

(dall’Esemplare.. Bologna 1775) di G.B.Martini

Propongo in questo esempio una parte del Mottettto a 8 voci composto da Perti nel 1704 su commissione di A.R. Ferdinando Gran Principe di Toscana.

La prima nota del Basso2 è un LA

In questo mirabile esempio vi si scorgono tre modi di comporre a 8 voci: l’uno abbondante di dissonanze in legatura; l’altro con sbattimenti dei cori; ed il terzo fugato.

 

 

 In quanto al primo modo, non v’è dubbio che l’uso legittimo e moderato delle dissonanze in legatura non sia uno dei più grati e necessari ornamenti della fuga. Essendo la fuga piuttosto un prodotto dell’arte che dell’estro naturale, ne deriva che le dissonanze, rettamente collocate, rendano piacere e diletto agli ascoltanti.

Vediamo qui, come Prepararle, Percuoterle e Risolverle a otto parti.

Per lo più si tratta di quarta risolta in terza, settima risolta in sesta e nona risolta in ottava, per le parti superiori. Di seconda risolta in terza, per il Basso.

Alla lettera A si vede la dissonanza in legatura di seconda provocata da Basso (1° coro), seconda che è presente, come nona, anche nel Soprano (2° coro). Il 1° Soprano accompagna in quarta composta, mentre il Tenore 1° fa quarta semplice ed i due contralti toccano la sesta. Si noti quindi come ciascuna voce vada alle suddette seconde,

quarte e seste da una direzione contraria alle altre voci. Questa varietà nei passaggi da una consonanza ad un’altra, sia diligentemente osservata dai compositori, al fine che le parti non appaiano sgangherate, ma si rendano naturali, facili da cantarsi e grate agli ascoltanti.

Nella casella C, il Soprano 1 viene a trovarsi in settima minore diminuita assieme alla quinta falsa (diminuita) del Basso 1 e del Contralto 2. Siccome anche la quinta falsa è una dissonanza, essa viene preparata nella battuta precedente (solo dal Basso), anche se si pone su un riversamento di quarta e sesta.

Bisogna quindi fare di tutto affinché le due parti che Preparano, Percuotono e Risolvono una stessa dissonanza non si trovino nello stesso coro. Questo vale anche per le musiche a più di due cori, al fine di legare meglio i vari cori attraverso uno scopo comune (rappresentato dalle tre fasi della dissonanza.

Alla casella G si incontra la legatura doppia di due diverse dissonanze, in quanto il Basso 1 lega e risolve la settima in sesta nello stesso tempo in cui il Soprano 2 lega e risolve la nona in ottava.

Infine dalla casella H alla fine della prima parte di codesto brano, si vede una lunga cadenza, nella quale, stando fermo la parte del Basso del secondo coro, vi si trovano tutte le dissonanze in legatura, specialmente nella casella I, dove si passa dalla 2°/4°/6° alla 2°/5°/7° e poi nella casella successiva, si sfocia alla 7°con terza maggiore, che porta al consueto ordine cadenzale formato da 3°- 4°/6°- 5°/4°- 3° tono finale.

Parte seconda 


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