Reicha, Antoine (1770-1836).
Traité de haute composition musicale. 2e partie / 1825.

Traité de haute composition musicale par Ant. Reicha
LIBRO QUARTO.


DELLA FUGA

La Fuga è un brano musicale in cui il motivo (o soggetto) corre, o fugge incessantemente da una parte all'altra, secondo determinate regole: è per questo motivo che gli antichi le hanno dato il nome di fuga, che deriva dal latino FUGA (fuga).

Ci sono quattro elementi principali che costituiscono una fuga, ovvero:
1° Il motivo, o soggetto della fuga;
2º La risposta al soggetto;
3° Il materiale principale di cui è composta la fuga;
4° L'ordine in cui deve essere presentato il materiale fugato.

Ma prima di discutere questi quattro elementi, è essenziale, per la chiarezza di questo articolo, indicare in modo preciso in cosa consiste la differenza tra la fuga ANTICA, composta in STILE RIGOROSO, e la fuga MODERNA, composta nello STILE ATTUALE, o LIBERO; poiché i compositori più celebri del XVIII secolo hanno composto quasi tutte le loro fughe in quest'ultimo stile.

1º. La Fuga si compone (dal punto di vista dell'armonia, delle successioni di note in ciascuna parte e delle modulazioni) secondo i principi del GENERE RIGOROSO che abbiamo esposto all'inizio di quest'opera; in questo caso, la fuga è vocale senza accompagnamento, o accompagnata solo dall'organo; la chiameremo FUGA ANTICA.
Solo la fuga antica è stata trattata fino ad oggi nelle opere sulla composizione.

2ª. La FUGA MODERNA, sia vocale che strumentale, è completamente libera dai vincoli della fuga antica.
Ma anche una fuga vocale di questo genere è sempre accompagnata dall'orchestra, per sostenere le voci e assicurarne l'intonazione.
Forniremo qui una tabella comparativa tra la fuga antica e la fuga moderna, per vedere a colpo d'occhio ciò che è vietato in una e ciò che si è ritenuto opportuno introdurre nell'altra. Gli esempi sono riportati sotto il testo, sotto forma di NOTA.

FUGA ANTICA
Totalmente in stile rigoroso e solamente per le voci
1º Eccetto la quarta aumentata, la sesta maggiore e la sesta diminuita
(utilizzate sotto le condizioni prescritte nell'articolo riguardante lo stile rigoroso -a pagina 8 del primo volume), tutte le altre successioni sotto elencate, sono severamente proscritte. (Vedi la nota 1)
FUGA MODERNA
Ovvero nello stile libero, sia vocale (accompagnato dall'orchestra) sia strumentale.
1º. É permesso l'impiego delle successioni seguenti (Vedi nota1.) premettendo che non se ne abusi, vale a dire, che non se ne utilizzi senza necessità.



Fuga Antica
2º I temi cromatici sono vietati.
3º Un tema di fuga deve iniziare e terminare, per quanto possibile, con la TONICA o con la DOMINANTE.
4° Le note di gusto [ornamentazioni] non sono mai state praticate
nello stile rigoroso, poiché in questo stile non è
permesso attaccare un accordo con una nota estranea,
eccetto la sospensione.
Questi quattro punti, essendo rifiutati nella fuga antica, sono la causa della povertà e della grande somiglianza di tutti i soggetti di fuga del genere rigoroso.
5° La quarta giusta TRA il BASSO e una parte ALTA (come nota reale dell'accordo) è generalmente bandita dallo stile rigoroso.
È tollerata al massimo solo sul pedale di  una fuga, o nella formula della cadenza finale, utilizzata nel modo seguente


:
Fuga Moderna
2°. È consentito un soggetto cromatico di quattro o cinque semitoni, sia ascendente che discendente (vedi nota 2).
3° Un soggetto di fuga può iniziare e terminare con qualsiasi nota* della tonalità, purché sia cantato in modo franco; inoltre, potrebbe anche
essere attaccato con una nota fuori dalla tonalità, se il compositore lo
ritenesse opportuno e se possedesse il talento di rendere interessante
la sua fuga con un'armonia franca (vedi nota 3).
4°. Le note di gusto (appoggiatura), purché
di breve valore (ad esempio una semiminima nell'Allegro), possono
essere utilizzate nella fuga moderna, ad esempio (vedi nota 4)
I quattro punti che abbiamo appena indicato in questa tabella,
essendo ammessi nella fuga moderna, offrono ai compositori la possibilità di scegliere soggetti di fuga salienti, nuovi e interessanti.
5° La quarta giusta (tra il basso e una parte
alta) può essere praticata come NOTA REALE dell'accordo, in tutti i casi in cui preparata, (vedi esempio)
:


La nota di gusto (contrassegnata con un +) non conta nell'armonia, quindi la trattiamo come se non esistesse, ovvero accompagniamo le quattro note come se fossero una sola, che è Ecco l'esposizione della fuga a quattro parti con questo tema:



Fuga Antica
6.º Ad eccezione delle note di passaggio, tutte le dissonanze devono essere rigorosamente preparate:
di conseguenza gli intervalli SOL-FA e FA-SOL nella settima dominante non  possono essere suonati senza questa condizione.
7.° In generale non si utilizzano questi tre accordi (vedi NOTA 6).
8.° Non bisogna uscire dai toni relativi e soprattutto non usare i soggetti della fuga in un tono che non sia relativo.
Una transizione forte è fuori luogo, perché produce un contrasto eccessivo con ciò che la precede.
9.° Le risoluzioni per eccezione degli accordi dissonanti,
così come le cadenze interrotte, possono avvenire solo molto raramente.
10.º I valori delle note che si usano normalmente nella fuga antica sono semiminime, minime, crome, raramente semicrome,
a meno che la fuga non sia in un movimento di Andante, Lento,
Adagio o Largo; in questi casi si possono anche tentare le semicrome.
Rimane comunque estremamente povera di tratti e di disegni cantabili e vari.
11.° Prima della scoperta dell'armonia si cantava tutto all'unisono o all'ottava, ma non appena furono conosciuti gli accordi,
 i compositori che precedettero il XVIII secolo lo bandirono.

Ecco la vera ragione per cui è escluso nella fuga antica. (sic.)
12.º Si utilizza solo il pedale maggiore sulla dominante primitiva, verso la fine della fuga: tutti gli altri pedali sono vietati.
Prima del XVIII secolo non si faceva nemmeno uso di alcun pedale nelle fughe.
Fuga Moderna
6.º È consentito suonare, senza preparazione, la settima minore (sol - fa) e il suo
ribaltamento, la seconda maggiore (fa-sol) nell'accordo di settima dominante
(sol-si-re-fa)
7.º Ciò può essere fatto:
     1. a favore di un'imitazione esatta o di uno stretto;
     2. rimanendo nella STESSA tonalità, ma senza abusarne,e utilizzandolo solo nell'armonia
a più di due, i tre accordi seguenti:
     1. L'accordo di nona maggiore utilizzato soprattutto senza il suo basso
fondamentale,
     2. L'accordo di settima diminuita,
     3. L'accordo di sesta aumentata. Ecco alcuni esempi (vedi NOTA 6)
8.° Si può modulare in modo più audace, e persino uscire, più o meno, dai toni relativi.
Verso la fine della fuga (nel corpo DE FOUET del brano) una transizione felice, un po' AUDACE e ben introdotta, sarà al suo posto e produrrà sempre effetto.
9.º Le risoluzioni per eccezione degli accordi dissonanti e le cadenze interrotte sono
molto frequenti nella fuga moderna. Producono un grande effetto, a condizione che siano ben fatte e introdotte al momento opportuno.
10.° Nella fuga moderna sono ammessi valori di note di ogni tipo, così come tratti e disegni
vocali di grande varietà, a condizione che sia rispettata l'unità richiesta.
11.° Un tratto (e soprattutto il tema della fuga) eseguito da tutte le parti all'UNISONO può produrre un grande effetto, parti. (Vedi NOTA 5.)
11.º A volte si può anche colpire senza preparazione verso la fine della fuga.
Sarebbe quindi particolarmente ridicolo escluderlo.
12.º Oltre al grande pedale sulla dominante della tonalità primitiva (verso la fine della fuga), è possibile utilizzare brevi pedali sulla tonica (più raramente sulla dominante)
delle tonalità relative, nel corso del brano; e, se lo si ritiene opportuno,
se ne può fare uno ancora più lungo sulla tonica primitiva, proprio alla fine.


[Alla fine di questa tabella forniremo una regola per facilitare l'esecuzione degli accordi dissonanti quando non sono preparati.]

È ancora fondamentale notare che oggi non si compone più la fuga antica (o in stile rigoroso) con le stesse restrizioni che erano in vigore ai tempi di PALESTRINA.
Oggi si modula in modo un po' più audace, si utilizzano più accordi dissonanti, a volte si mescolano piccole frasi cromatiche e si introduce una maggiore varietà nei valori delle note.
Si scelgono soggetti più moderni; di tanto in tanto ci si concede successioni di note un tempo proibite, come la quarta diminuita, la quinta aumentata, la settima diminuita, la settima minore; si aggiunge una coda; si compongono queste fughe in ogni tipo di misura, ecc.
Così che si può dire che esistono tre tipi di fughe, ovvero:
1° La fuga completamente nello STILE ANTICO;
2° La fuga MODERNA o LIBERA;
3° La fuga MISTA, ovvero quella che partecipa di entrambi gli stili.