Canoni a quattro voci alla Sesta sopra.

La Quarta voce si rapporta alla Seconda e la Terza si rapporta alla Prima


Questo lavoro giunge al seguito della ricerca simile, compiuta sul Canone alla Quarta Alta  e si presenta con la sequenza di due coppie dello stesso canone, aventi origine in momenti diversi e di tipologia "infinito", anche se alcuni presentano una terminazione aggiuntiva di una battuta finale, non strutturale al canone stesso.
Tre sono gli elementi a cui si deve tassativamente obbedire nella composizione di questa singolare imitazione canonica:
  1. La distanza di grado a cui il Conseguente deve ripetere il soggetto della Guida
  2. La distanza, in termini di valori (minima, semibreve o altro) dopo i quali, detto Conseguente deve entrare.
  3. Senza dimenticare che, l'entrata della coppia secondaria deve comportare l'osservanza della coppia conduttrice al percorso futuro della coppia secondaria.
Per semplificare la mia esposizione ho deciso di fissare l'elemento generatore del canone a quattro, alla distanza di una Semibreve, ma il concetto globale risponderebbe in maniera analoga dopo qualsiasi valore.

Dato che la linea del Conseguente (la seconda voce del sistema) è tassativamente calcolata in base alla linea della Guida (primo pentagramma), quello che più deve essere osservato é il moto melodico che intercorre una semibreve e la prossima seguente, e che debba essere di massima importanza calcolare di quanto la nota collocata alla battuta seguente di semibreve, debba essere distante in relazione ai gradi diatonici consentiti dallo schema numerico che compete a questa regola, per questa ragione ho sintetizzato i moti melodici della guida stessa, annotando che essa possa spostarsi in questo modo, ovvero: 1 2 3q 4 -5 6 8 in su e di 1 2+ 3 -4 5 6q 7 8  in giù, (il moto seguito dalla lettera "q" avverte che il risultato sarà di un bicordo di 4ª) e quindi utilizzabile solo se coperto al grave da una terza sotto al fine di ottenere una 3/6, oltre a ciò debbo avvisare che i moti preceduti da una linea "-" indicano una dissonanza che deve essere presa legata in anticipo, nella battuta precedente. Nei moti discendenti si assomma una nuova dissonanza, rappresentata da "2+" che significa una legatura di unisono seguita da un moto di 2ª in giù, questo espediente permette di urtare di settima sotto la parte in sesta sopra legata a sua volta per unisono, creando (6+1) una settima sotto, in cui la legatura appare nel conseguente, che risolverà il battimento discendendo di seconda. (esempio n.IV batt.3)
La coppia di numerini in rosso sopra la prima nota di ogni esempio indica i moti utilizzati dalla guida per trascinarsi appresso le al tre tre voci, nell'ordine classico indicato alla seconda riga del documento vale a dire che la linea superiore di detti numeri, indica i moti usati in su, mentre la linea inferiore indica i valori di moto in giù.
Ogni esempio cercherà di trovare nuove abbinazioni di moti utili, anche per garantire la entrata della seconda coppia, non appena esso sia possibile, compatibilmente a diversi fattori, quali la tipologia del canone ed il moto scelto nelle prime due semibrevi.

I moti di quarta in su e di quinta in giù, danno una piena e serena armonia, meritando valori ampi e sonori, esenti da dissonanze e passi oscuri.




Ben altro risultato si ottiene dalla quinta in su, occorrendo prepararla dalla battuta precedente e di poter gestire la dissonanza di seconda sotto che essa genera, sia pure attraverso scontri di note cattive al posto delle buone (le due note nere).

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Nel prossimo esempio, le scelte dei moti di terza sotto e ottava sopra, rende opportuno invertire l'ordine delle coppie, ponendo la guida e il conseguente, rispettivamente alla quarta e terza voce.






Questo esempio, ha sfruttato un moto melodico assai interessante, quello elencato al termine della descrizione iniziale, si tratta dunque della concatenazione di due moti in sequenza che investono il valore guida (di semibreve in questo caso), ovvero dell'unisono e della seconda discendente, che va a trasformare la sesta naturale sopra, in settima legata (seconda-terza battuta). Quinte discendenti e quarte ascendenti addolciscono assai il linguaggio inizialmente teso.




Un cambio di passo (3/2) porta a nuovi risultati, tendenzialmente dolci e giocosi. Alcune alterazioni portano tensioni di carattere modulante e le diminuzioni danno sepre varietà all'insieme.






Il moto ascendente di settima, per note nere, risulta essere l'esatto opposto corrispondente al moto ascendente simile, realizzato per il sesto esempio realizzato nella precedente serie di canoni alla sesta bassa.