D. Scorpione -  RIFLESSIONI ARMONICHE - 1701

Riflessione 47ª sopra il modo di fugare all'unisono, sopra o sotto il soggetto ascendente o discendente per seconde.

Questo modo di fare le fughe obbligate distinte del soggetto è facilissimo perché ha le sue regole ed il compositore viene obbligato a servirsi di alcune consonanze limitate e non di tutte.
Quante volte dunque si prenderà un soggetto ascendente o discendente per seconde e che sarà in voce grave, si potrà fare la fuga in quattro modi, cioè al unisono, alla quarta, alla quinta, ed all'ottava.

Volendosi fare al unisono, si potrà fare in cinque modi, a quattro voci col soggetto.
  1. Primo, ascendendo il soggetto con semibrevi, la guida, sopra ciascuna di esse,
    • darà una semiminima in terza, una croma in unisono,
    • un'altra in ottava,
    • ed una minima in sesta, e così procederà in tutte le altre semi brevi, che seguiranno; ma discendendo il soggetto, sopra ogni semibreve, darà la prima minima in terza la seconda in quinta.in questo modo il primo conseguente aspetterà la quarta parte di una battuta ed il secondo la metà, tanto nella scendere quanto nel discendere, non se ne dà l'esempio per essere cosa facilissima.
  2. Secondo, nel medesimo soggetto ascendente,
    • la guida nella posizione della battuta da una semiminima in quinta
    •  ed un'altra in ottava e
    • l'elevazione una minima è sesta. Nel discendere da sopra ciascuna semibreve
    • una minima in ottava,
    • ed un'altra in quinta, aspettando i conseguenti come sopra.
  3. Terzo, nel medesimo soggetto ascendente, la guida con
    • la prima minima si metterà distante per una quinta sotto la prima semibreve e
    • con la seconda in quarta sopra; dopo, sopra la seconda semibreve,
    • la prima minima resterà in terza, e
    • con la seconda farà quinta e così si procederà in tutte le altre semibrevi che seguono; ma nel discendere la
    • prima minima si metterà in terza sotto e la
    • seconda in terza sopra la prima semibreve e contro la seconda,
    • la prima minima si metterà in quinta sotto e
    • la seconda per una quarta sopra.
    • Nella terza semibreve la prima minima sarà in terza e
    • la seconda in quinta sopra e
    • nella quarta siamo in breve, la prima minima sarà in terza sotto
    • e la seconda in terza sopra, aspettando i conseguenti le solite pause e se il soggetto ascendesse o discendesse di più, si procede sempre con quest'ordine.
  4. Quarto, nel medesimo soggetto ascendente si metteranno quattro minime sopra le prime semibrevi, in modo che
    • la prima stia in terza,
    • la seconda in quinta,
    • la terza in quinta sotto e
    • la quarta in quarta sopra e ascendendo più il soggetto, sempre si considerano quattro minime contro due semi brevi nel medesimo modo come sopra, ma nel soggetto discendente,
    • le due prime semi brevi si accomoderanno con la prima minima della quinta in quinta sotto,
    • la seconda, in quarta sopra,
    • la terza in terza e
    • la quarta in quinta sopra, così procedendosi in tutte le altre semi brevi, aspettando i conseguenti come sopra.
  5. Quinto, nel medesimo soggetto ascendente si daranno quattro minime contro le due prime semi brevi, in modo che
    • la prima sia in terza sotto,
    • la seconda in sesta sopra,
    • la terza in terza, e
    • la quarta in quinta sopra, e nel discendere, contro le due prime semi brevi, si daranno quattro minime;
    • la prima in terza,
    • la seconda in quinta,
    • la terza e quinta sotto e per
    • quarta minima si metterà la sua pausa, e così si procederà in tutte le altre semibrevi.
 Dall'esempio dato sotto, si potrà ognuno regolare a fare gli altri, secondo le regole date, facendo sempre aspettare i conseguenti le medesime pause.
E perché gli esempi per essere più facilmente compresi, devono essere chiari, perciò, tanto nell'esempio dato quanto in quelli che farò per dare mi servirò solo di figure semplici, le quali dimostreranno le consonanze, che si devono a ciascun modo di fugare, lasciando all'arbitrio del compositore le diminuzioni, purché le parti della battuta abbiano le consonanze, che gli si prescrivono.

Riflettiamo adesso sul soggetto ascendente o discendente per seconde, ma in voce acuta, del quale si danno tre modi di fugare ancora al unisono,
  1. primariamente si daranno quattro minime contro le due prime semibrevi ascendenti, cioè
    • la prima in terza
    • la seconda in quinta
    • la terza in ottava e
    • l'ultima in quarta, tutte sotto di esse semibrevi; la medesima considerazione si avrà in quelle che seguono. Nel discendere ancora si considereranno le semibrevi a due a due, e le minime a quattro a quattro, in modo che
    • la prima sia in ottava,
    • la seconda in sesta,
    • la terza in terza, e
    • la quarta in quinta, aspettando il primo conseguente la quarta parte di una battuta, e il secondo la metà, come si vede nell'esempio.





  1. Secondo,
    • la prima minima potrà mettersi in quinta;
    • la seconda in terza;
    • la terza in ottava, e
    • l'ultima in quarta sotto delle due prime semi brevi del soggetto ascendente, sotto le due prime discendenti;
    • la prima minima in terza,
    • la seconda in quinta,
    • la terza in ottava, e
    • l'ultima in quarta, aspettando i conseguenti come sopra.
  2. Terzo, nella scendere,
    • la prima minima si metterà in ottava,
    • la seconda in quarta,
    • la terza in quinta e
    • la quarta in terza sotto delle due prime semibreve del soggetto e nel discendere
    • la prima minima in terza,
    • la seconda e quinta, la terza in ottava, e
    • la quarta in sesta aspettando i conseguenti come sopra.


Riflessione 48ª sopra le fughe alla Diatessaron sopra, e sotto la guida, fatta sopra e sotto del soggetto ascendente o discendente per seconde.

Essendo il soggetto in voce grave ed ascendente per seconde, la guida, contro le due prime semibrevi, potrà mettersi con la prima minima in quinta e con la seconda in terza, con la terza in terza, e con la quarta in unisono ovvero super ciascuna semibreve si potrà dare la prima minima in quinta e la seconda in ottava oppure ambedue in terza aspettando il conseguente mezza battuta.
Nel discendere potrebbe essersi sempre in terza col soggetto, perché il conseguente procederà con legature di settime sciolte e con le seste, aspettando mezza battuta, come si vede in questo esempio.





Ma se il soggetto sarà in voce acuta, la guida si comporrà sotto di esso, e sotto la guida, distante per una Diatessaron, fugherà il conseguente, il che comodamente può farsi in tre maniere.
  1. prima, mettendosi
    • la prima minima della guida in terza e
    • la seconda in quarta sotto ciascun semibreve del soggetto a scendente, e
    • una minima in quinta ed un'altra in terza sotto la prima semibreve del soggetto discendente, e sotto la seconda,
    • la prima minima in terza, e
    • la seconda divisa in due semi minime, una in un unisono e l'altra in ottava, aspettando il conseguente la metà di una battuta, come nell'esempio appare.





  1. Secondo, sotto il medesimo soggetto a scendente, la guida porrà due minime contro ciascuna semibreve,
    • una in quinta e l'altra in sesta e due altre nel discendere,
    • la prima in quinta e la seconda in ottava aspettando il conseguente come sopra.
  2. Terzo, le suddette due minime nella scendere potranno essere in terza e l'altra in unisono e nel di scegliere ambedue in terza, aspettando il conseguente come sopra.

rifle49


Riflessione 49ª sopra il modo di fugare alla Diapente, sopra o sotto la Guida, fatta sopra o sotto, un soggetto ascendente o discendente per seconde.

Ascendendo il soggetto per seconde, ed essendo in voce grave, potrà la guida, sopra ciascuna semibreve,





Nel medesimo soggetto ascendente può la guida,
Ma se il soggetto sarà in voce acuta, la guida, contro ciascuna semibreve,




Può ancora la guida, ascendendo il soggetto sopra ciascuna semibreve,
Ma volendosi fare il conseguente alla Diapente sopra la guida, stando il soggetto in voce acuta, la guida contro la prima semibreve,



[la prima battuta della guida deve essere corretta ad una terza sotto]

Può ancora la guida, contro ciascuna semibreve del medesimo soggetto ascendente,