Riflessione47ªsoprail modo di fugare all'unisono, sopra o sotto il
soggetto ascendente o discendente per seconde.
Questo modo di fare le fughe obbligate distinte del soggetto è
facilissimo perché ha le sue regole ed il compositore viene
obbligato a servirsi di alcune consonanze limitate e non di tutte.
Quante volte dunque si prenderà un soggetto ascendente o
discendente per seconde e che sarà in voce grave, si potrà fare la
fuga in quattro modi, cioè al unisono, alla quarta, alla quinta,
ed all'ottava.
Volendosi fare al unisono, si potrà fare in cinque modi, a quattro
voci col soggetto.
Primo, ascendendo il soggetto con semibrevi, la guida,
sopra ciascuna di esse,
darà una semiminima in terza, una croma in unisono,
un'altra in ottava,
ed una minima in sesta, e così procederà in tutte le
altre semi brevi, che seguiranno; ma discendendo il
soggetto, sopra ogni semibreve, darà la prima minima in
terza la seconda in quinta.in questo modo il primo
conseguente aspetterà la quarta parte di una battuta ed il
secondo la metà, tanto nella scendere quanto nel
discendere, non se ne dà l'esempio per essere cosa
facilissima.
Secondo, nel medesimo soggetto ascendente,
la guida nella posizione della battuta da una semiminima
in quinta
ed un'altra in ottava e
l'elevazione una minima è sesta. Nel discendere da sopra
ciascuna semibreve
una minima in ottava,
ed un'altra in quinta, aspettando i conseguenti come
sopra.
Terzo, nel medesimo soggetto ascendente, la guida con
la prima minima si metterà distante per una quinta sotto
la prima semibreve e
con la seconda in quarta sopra; dopo, sopra la seconda
semibreve,
la prima minima resterà in terza, e
con la seconda farà quinta e così si procederà in tutte
le altre semibrevi che seguono; ma nel discendere la
prima minima si metterà in terza sotto e la
seconda in terza sopra la prima semibreve e contro la
seconda,
la prima minima si metterà in quinta sotto e
la seconda per una quarta sopra.
Nella terza semibreve la prima minima sarà in terza e
la seconda in quinta sopra e
nella quarta siamo in breve, la prima minima sarà in
terza sotto
e la seconda in terza sopra, aspettando i conseguenti le
solite pause e se il soggetto ascendesse o discendesse di
più, si procede sempre con quest'ordine.
Quarto, nel medesimo soggetto ascendente si metteranno
quattro minime sopra le prime semibrevi, in modo che
la prima stia in terza,
la seconda in quinta,
la terza in quinta sotto e
la quarta in quarta sopra e ascendendo più il soggetto,
sempre si considerano quattro minime contro due semi brevi
nel medesimo modo come sopra, ma nel soggetto discendente,
le due prime semi brevi si accomoderanno con la prima
minima della quinta in quinta sotto,
la seconda, in quarta sopra,
la terza in terza e
la quarta in quinta sopra, così procedendosi in tutte le
altre semi brevi, aspettando i conseguenti come sopra.
Quinto, nel medesimo soggetto ascendente si daranno
quattro minime contro le due prime semi brevi, in modo che
la prima sia in terza sotto,
la seconda in sesta sopra,
la terza in terza, e
la quarta in quinta sopra, e nel discendere, contro le
due prime semi brevi, si daranno quattro minime;
la prima in terza,
la seconda in quinta,
la terza e quinta sotto e per
quarta minima si metterà la sua pausa, e così si
procederà in tutte le altre semibrevi.
Dall'esempio dato sotto, si potrà ognuno regolare a fare gli
altri, secondo le regole date, facendo sempre aspettare i
conseguenti le medesime pause.
E perché gli esempi per essere più facilmente compresi, devono
essere chiari, perciò, tanto nell'esempio dato quanto in quelli
che farò per dare mi servirò solo di figure semplici, le quali
dimostreranno le consonanze, che si devono a ciascun modo di
fugare, lasciando all'arbitrio del compositore le diminuzioni,
purché le parti della battuta abbiano le consonanze, che gli si
prescrivono.
Riflettiamo adesso sul soggetto ascendente o discendente per
seconde, ma in voce acuta, del quale si danno tre modi di fugare
ancora al unisono,
primariamente si daranno quattro minime contro le due
prime semibrevi ascendenti, cioè
la prima in terza
la seconda in quinta
la terza in ottava e
l'ultima in quarta, tutte sotto di esse semibrevi; la
medesima considerazione si avrà in quelle che seguono. Nel
discendere ancora si considereranno le semibrevi a due a
due, e le minime a quattro a quattro, in modo che
la prima sia in ottava,
la seconda in sesta,
la terza in terza, e
la quarta in quinta, aspettando il primo conseguente la
quarta parte di una battuta, e il secondo la metà, come si
vede nell'esempio.
Secondo,
la prima minima potrà mettersi in quinta;
la seconda in terza;
la terza in ottava, e
l'ultima in quarta sotto delle due prime semi brevi del
soggetto ascendente, sotto le due prime discendenti;
la prima minima in terza,
la seconda in quinta,
la terza in ottava, e
l'ultima in quarta, aspettando i conseguenti come sopra.
Terzo, nella scendere,
la prima minima si metterà in ottava,
la seconda in quarta,
la terza in quinta e
la quarta in terza sotto delle due prime semibreve del
soggetto e nel discendere
la prima minima in terza,
la seconda e quinta, la terza in ottava, e
la quarta in sesta aspettando i conseguenti come sopra.
Riflessione48ªsopra
le fughe alla Diatessaron sopra, e sotto la guida, fatta sopra
e sotto del soggetto ascendente o discendente per seconde.
Essendo il soggetto in voce grave ed ascendente per seconde, la
guida, contro le due prime semibrevi, potrà mettersi con la prima
minima in quinta e con la seconda in terza, con la terza
in terza, e con la quarta in unisono ovvero super ciascuna
semibreve si potrà dare la prima minima in quinta e la seconda in
ottava oppure ambedue in terza aspettando il conseguente mezza
battuta.
Nel discendere potrebbe essersi sempre in terza col soggetto,
perché il conseguente procederà con legature di settime sciolte e
con le seste, aspettando mezza battuta, come si vede in questo
esempio.
Ma se il soggetto sarà in voce acuta, la guida si comporrà sotto
di esso, e sotto la guida, distante per una Diatessaron, fugherà
il conseguente, il che comodamente può farsi in tre maniere.
prima, mettendosi
la prima minima della guida in terza e
la seconda in quarta sotto ciascun semibreve del
soggetto a scendente, e
una minima in quinta ed un'altra in terza sotto la prima
semibreve del soggetto discendente, e sotto la seconda,
la prima minima in terza, e
la seconda divisa in due semi minime, una in un unisono
e l'altra in ottava, aspettando il conseguente la metà di
una battuta, come nell'esempio appare.
Secondo, sotto il medesimo soggetto a scendente, la guida
porrà due minime contro ciascuna semibreve,
una in quinta e l'altra in sesta e due altre nel
discendere,
la prima in quinta e la seconda in ottava aspettando il
conseguente come sopra.
Terzo, le suddette due minime nella scendere potranno
essere in terza e l'altra in unisono e nel
di scegliere ambedue in terza, aspettando il
conseguente come sopra.
rifle49
Riflessione49ªsoprail modo di fugare alla Diapente, sopra o sotto la
Guida, fatta sopra o sotto, un soggetto ascendente o discendente
per seconde.
Ascendendo il soggetto per seconde, ed essendo
in voce grave, potrà la guida, sopra ciascuna semibreve,
mettere una minima in unisono, ed un'altra in terza.
Il conseguente, dopo mezza battuta, fugherà alla diapente,
e nel discendere sopra ciascuna semibreve,
darà una minima in quinta ed un'altra in terza, aspettando
il conseguente una battuta, come si vede nell'esempio.
Nel medesimo soggetto ascendente può la guida,
accomodarsi in quinta con la prima semibreve e con le
altre sempre in terza, aspettando il conseguente una
battuta;
può ancora contro ogni semibreve dare una minima in terza
e l'altra in quinta, o ambedue in terza, aspettando il
conseguente come sopra;
ma nel soggetto discendente può dare sopra ciascuna
semibreve una minima in ottava e l'altra in quinta
oppure ambedue in quinta sotto,
o la prima minima in quinta e la seconda in sesta,
aspettando il conseguente mezza battuta.
Ma se il soggetto sarà in voce acuta, la guida, contro ciascuna
semibreve,
darà una minima in ottava ed un'altra in quinta,
nell'ascendere, aspettando il conseguenze mezza battuta
e nel discendere la prima minima in quinta e la seconda in
ottava;
il conseguente aspetterà una battuta e mezza, come appare
nell'esempio.
Può ancora la guida, ascendendo il soggetto sopra ciascuna
semibreve,
dare una minima in unisono ed un'altra in terza sotto,
aspettando il conseguente mezza battuta,
ovvero la prima in quinta e la seconda in terza,
aspettando il conseguente una battuta,
oppure una in quinta e l'altra in sesta, aspettando il
conseguente una battuta, e mezza,
e nel discendere, la prima e sesta e la seconda in quinta,
aspettando il conseguente mezza battuta,
o la prima in quinta e la seconda in terza, aspettando e
conseguente una battuta e mezza,
o la prima in 10ª e la seconda in ottava, aspettando il
conseguente due battute.
Ma volendosi fare il conseguente alla Diapente sopra la guida,
stando il soggetto in voce acuta, la guida contro la prima
semibreve,
nell'ascendere, darà una minima in quinta ed un'altra in
sesta sotto;
contro la seconda, ambedue minime in ottava e contro la
terza, una minima in 10ª ed una sua pausa;
nel discendere, le due prime minime in 10ª, con sua pausa;
nel discendere, le due prime minime in 10ª; la terza 12ª e
la quarta in 10ª, e così si procederà in tutte le altre
semibrevi, aspettando il conseguente sempre mezza battuta,
come si vede nell'esempio.
[la prima battuta della guida deve essere corretta ad una terza
sotto]
Può ancora la guida, contro ciascuna semibreve del medesimo
soggetto ascendente,
dare una minima in ottava e l'altra in sesta,
e tutte in 10ª nel discendere.
Il conseguente dopo mezza battuta fugherà alla Diapente.