Doppio contrappunto alla duodecima


Quando, in uma composizione a due voci, il riversamento dell’una contro l’altra si fa alla distanza di una dodicesima o di una quinta, questo si chiama doppio contrappunto alla dodicesima o alla quinta.

La mutazione degli intervalli , per il rovesciamento delle parti, è regolata dalla serie numerica seguente:

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1


quindi si vede che l’unisono si cambia in Dodicesima, l’undicesima nella seconda, e così via; ciò produce le seguenti regole:

Potendosi cantare a 2, 3 o 4 parti e in varie maniere, conviene si diano ad ognuna i precetti dovuti.


 

Il contrappunto alla duodecima a due voci.

1. Non dare la sesta, se non in legatura o in sincope.
2. Non usare la settima risolta in sesta (ma può risolvere in qualsiasi consonanza, anche salendo o restando ferma, o andare in una altra settima).
3. Usare qualsiasi moto.
4. Si può finire con cadenza alla quinta, per avere nel rivolto la cadenza all’ottava.

Il rivolto delle parti consiste comunemente nel:
1. portare la parte bassa una 8° sopra e la parte acuta una 5° sotto, oppure
2. alzando la parte grave per duodecima, lasciando la parte acuta dove sta.
3. Similmente abbassando la parte acuta di duodecima, lasciando la parte grave dove sta.

Nel portare alla duodecima sotto il soprano, a volte conviene aggiungere qualche B bemolle, per far corrispondere il rivolto agli intervalli del contrappunto principale.

Inoltre

* La legatura di settima dev’essere preparata da una consonanza qualunque, fuorché dalla sesta.
* Del rimanente, tutte le altre legature e il moto retto possono essere impiegate nel Contrappunto a due parti.
* L'undecima, la quarta, la seconda e la nona pare che qui si confondono;
* la legatura di seconda per conchiudere è la migliore.

Per rimanere in tuono, il rigo superiore della composizione a due parti deve cominciare e terminare colla quinta o la duodecima, e particolarmente nel rivolto alla duodecima grave. Nel rivolto all'acuto, la prima e l'ultima nota possono essere all'unisono o al1'ottava.

Se invece della duodecima superiore o inferiore, si rivolta alla quinta, non bisogna attaccar l'ottava giusta liberamente, poiché essa ne risulterebbe una quarta non preparata al rivolto. Quest'errore può esse re corretto 'in due maniere, facendo uso alla parte che deva essere rivoltata, del Contrappunto alla duodecima. Abbiamo detto che nel Contrappunto a due parti si fa uso della legatura di quarta, di seconda e di nona.

 

 

 

 

 

 

 


Il contrappunto alla duodecima a tre voci.

Se si vuol mettere a tre parti un Contrappunto a due voci,

  1. si può trasportare la parte superiore una duodecima sotto e sdoppiarla una 10º sopra, lasciando immutato la parte inferiore.
  2. in alternativa si potrà portare la parte grave una 12º sopra e la parte acuta sdoppiarla una 10º sotto, si avrà così un contrappunto a tre voci.


Per fare ciò bisogna osservare, oltre alle regole date sopra, le seguenti:
1. Si cominci e si termini con la quinta.
2. Si eviti accuratamente il moto retto.
3. Si eviti di fare legature di dissonanze.

 

 

 

 



Il contrappunto alla duodecima a quattro voci.


Se si vuol mettere a quattro parti un Contrappunto a due voci,
1. non bisogna impiegare che 3°, 5° e 8°,
2. usare solo il moto contrario,
3. evitare le legature di dissonanze.

La trasformazione di questo duo in quartetto si fa nelle seguenti meniere:

  1. Si porta la parte acuta una 12º sotto e si raddoppia alla 10º sopra, inoltre si raddoppi la parte bassa una 10º sotto
  2. Si raddoppia la parte acuta una terza sotto ed la parte bassa una terza sopra.
  3. La parte bassa raddoppia una 10º sopra e la parte acuta raddoppia una terza sotto.